Nel contesto di un mercato del lavoro in costante evoluzione, la redazione di LinkedIn Notizie (attraverso il canale Obiettivo Lavoro) ha consultato quattro esperti per delineare le principali tendenze che caratterizzeranno il 2024.
Sommario
I trend che hanno caratterizzato il 2023
Prima di svelare le tendenze in arrivo, la redazione ha anche tracciato un piccolo quadro dei trend che hanno caratterizzato il 2023. L’anno che volge al termine ha visto emergere fenomeni come il “quiet hiring” (assunzione silenziosa), ovvero una nuova tendenza che coinvolge le aziende e che mira a valorizzare le risorse presenti senza acquisire nuovi dipendenti.
La parola dell’anno, secondo il dizionario Collins, è indubbiamente “AI“. Nel corso del 2023, infatti, l’intelligenza artificiale ha influenzato diversi settori, incluso quello della ricerca del lavoro, in un contesto sempre più orientato allo “skill-first hiring“, ovvero una strategia di gestione del talento che si concentra direttamente sulle competenze dei candidati, piuttosto che sul modo in cui queste sono state acquisite.
Altro termine che ha caratterizzato l’anno in corso è stato “rizz“. Coniato dalla Generazione Z e presente nel dizionario Cambridge, “rizz” indica la capacità di risultare attraenti. Termine che, calato nel contesto lavorativo, può essere considerato come l’attrattività di un candidato per le aziende o, viceversa, l’appeal di un’azienda agli occhi dei talenti.
Quattro parole chiave che caratterizzeranno il 2024
Per quel che concerne i prossimi dodici mesi, la redazione di LinkedIn Notizie ha interpellato esperti di diversi settori che hanno contribuito a tracciare un breve glossario di quattro parole chiave per il 2024.
Al centro dell’indagine il futuro del lavoro: tematiche rilevanti per la crescita professionale ed elementi chiave da considerare per chi è alla ricerca di occupazione.
Le quattro parole del 2024 sono:
- CHATBOT (rivoluzione nell’assistenza alla ricerca di lavoro).
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il panorama della ricerca di lavoro. Dalla creazione del curriculum alla preparazione del colloquio, passando per la redazione degli annunci e la selezione dei candidati, i chatbot diventano protagonisti centrali di questo cambiamento. Nel prossimo anno assisteremo a una concretizzazione ancora più evidente di questo ruolo chiave. Marco Ceresa, CEO di Randstad Italia, sottolinea che l’IA si configura come un valido alleato per la ricerca di opportunità professionali e per la preparazione di CV e lettere di presentazione. Chatbot come il LinkedIn Coach o gli assistenti virtuali dell’INPS stanno già supportando i candidati nella ricerca delle offerte più adatte al loro profilo.
- FLESSIBILITÀ (nuove frontiere nel modo di lavorare).
Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, l’ultimo anno ha visto l’introduzione di nuove forme di flessibilità, dall’implementazione della settimana corta all’estensione del lavoro da remoto fino all’abolizione delle timbrature. In Italia, l’emergere di queste nuove flessibilità sposta l’attenzione verso un approccio basato sugli obiettivi. Carlo Caporale, CEO di Wyser, spiega che la richiesta di flessibilità non riguarda solo il luogo di lavoro, ma sempre più l’orario e la personalizzazione dei compensi. Questa transizione potrebbe rappresentare un’opportunità per le nuove generazioni di manager, sempre più orientate a un’organizzazione del lavoro flessibile.
- TRASPARENZA (una priorità crescente nel mondo del lavoro).
La trasparenza, soprattutto retributiva, emerge come una priorità crescente. Valentina Marini, consulente HR, sottolinea la necessità di condizioni lavorative chiare e sostenibili. Da un lato, si evidenzia la richiesta di un percorso di crescita ben delineato, con opportunità di formazione e supporto. Dall’altro, c’è l’esigenza di superare il tabù degli aspetti economici, garantendo stipendi e benefici che consentano una vita serena. Nel 2024, la trasparenza salariale potrebbe vedere sviluppi significativi, anche in ottica di riduzione delle disparità di genere, tema su cui si sta attivando l’Unione europea.
- EQUILIBRIO (trovare l’armonia tra vita e lavoro).
Il concetto di “punto di equilibrio” diventa sempre più rilevante, come spiega Silvia Zanella, Head of Employee Experience in EY. L’intersezione tra reale e virtuale, privato e professionale, casa e ufficio, competenze ed emozioni, motivazioni materiali e valoriali rappresenta una complessità crescente nella realtà quotidiana dei lavoratori. Trovare un equilibrio in queste continue oscillazioni diventa la sfida più importante sia per gli individui che per le aziende. La necessità di un bilanciamento tra la sfera personale e professionale si fa sempre più evidente, coinvolgendo non solo la Generazione Z ma l’intera forza lavoro.
Fonte
Obiettivo Lavoro di LinkedIn Notizie “4 parole per il lavoro che verrà”.